Sono nata e cresciuta a San Miniato, una bella cittadina immersa tra le colline toscane. Fin da piccola ho sviluppato la passione per la natura e gli animali, a cui da adolescente ho aggiunto quella per il cinema e la letteratura, ho compiuto studi umanistici a Firenze, per poi trasferirmi a Berlino ad imparare il tedesco. Sono rimasta in questa città sette anni, trascorsi in un ambiente multiculturale, variopinto e stimolante. Qui mi sono innamorata della diversità culturale e umana, conoscendo mille storie di persone provenienti da ogni parte del mondo e mi sono resa conto di quanto fosse bello e faticoso imparare a conoscere altre culture. Con il passare del tempo a Berlino, imparando la lingua ed entrando in contatto con chi ci vive, mi sono infilata tra i diversi strati della città, ho esplorato i suoi confini e sono riuscita finalmente a contestualizzarla nel territorio, un territorio fatto di foreste, di laghi e fiumi. Un mondo pieno d'acqua e di verde, dove la natura selvaggia vive e circonda ancora quell'incredibile mondo di cemento costruitovi sopra. Cercavo il verde per sfuggire al grigio e notai felicemente che si trovava in ogni angolo della città. Come una domenica di maggio, quando giocando a pallone sul Tempelhofer Feld, fui attirata da un continuo trillare di uccelli che sentivo intorno.

Finii per scoprire che si trattava di allodole, che nidificavano su quello stesso prato, a pochi metri di distanza, in un'area protetta per loro. Fu una delle tante occasioni e dei tanti incontri in cui mi avvicinavo alla natura nell'ambiente urbano. Mi comprai un libricino tascabile con illustrati gli uccelli più comuni, per iniziare ad imparare i loro nomi in tedesco. Lo portavo con me nella metropolitana. E scoprii che per osservare in natura tutti gli uccelli del libro, sarebbe bastato andare a fare una passeggiata nel cimitero dietro casa mia. Così, tra parchi, cimiteri, aeroporti dismessi e stazioni abbandonate, ho riscoperto l'antico interesse per la natura e gli uccelli, che credevo aver ormai perso negli anni dei miei studi umanistici. Questa ritrovata passione ha influito sul mio percorso successivo: mi sono così iscritta e laureata in Scienze Forestali all'Università per lo Sviluppo Sostenibile di Eberswalde, tra i boschi del Brandenburgo. Una volta terminati gli studi, una forte nostalgia di casa mi ha spinto a tornare in Toscana. Dal 2018 sono Guida Ambientale Escursionistica e lavoro nel turismo e nell'educazione ambientale.
Adesso le storie che ho imparato sono tante, e mi piacerebbe raccontarvele portandovi in giro con un binocolo!

Sono nata e cresciuta a San Miniato, una bella cittadina immersa tra le colline toscane. Fin da piccola ho sviluppato la passione per la natura e gli animali, a cui da adolescente ho aggiunto quella per il cinema e la letteratura, ho compiuto studi umanistici a Firenze, per poi trasferirmi a Berlino ad imparare il tedesco. Sono rimasta in questa città sette anni, trascorsi in un ambiente multiculturale, variopinto e stimolante. Qui mi sono innamorata della diversità culturale e umana, conoscendo mille storie di persone provenienti da ogni parte del mondo e mi sono resa conto di quanto fosse bello e faticoso imparare a conoscere altre culture. Con il passare del tempo a Berlino, imparando la lingua ed entrando in contatto con chi ci vive, mi sono infilata tra i diversi strati della città, ho esplorato i suoi confini e sono riuscita finalmente a contestualizzarla nel territorio, un territorio fatto di foreste, di laghi e fiumi. Un mondo pieno d'acqua e di verde, dove la natura selvaggia vive e circonda ancora quell'incredibile mondo di cemento costruitovi sopra. Cercavo il verde per sfuggire al grigio e notai felicemente che si trovava in ogni angolo della città. Come una domenica di maggio, quando giocando a pallone sul Tempelhofer Feld, fui attirata da un continuo trillare di uccelli che sentivo intorno.

Finii per scoprire che si trattava di allodole, che nidificavano su quello stesso prato, a pochi metri di distanza, in un'area protetta per loro. Fu una delle tante occasioni e dei tanti incontri in cui mi avvicinavo alla natura nell'ambiente urbano. Mi comprai un libricino tascabile con illustrati gli uccelli più comuni, per iniziare ad imparare i loro nomi in tedesco. Lo portavo con me nella metropolitana. E scoprii che per osservare in natura tutti gli uccelli del libro, sarebbe bastato andare a fare una passeggiata nel cimitero dietro casa mia. Così, tra parchi, cimiteri, aeroporti dismessi e stazioni abbandonate, ho riscoperto l'antico interesse per la natura e gli uccelli, che credevo aver ormai perso negli anni dei miei studi umanistici. Questa ritrovata passione ha influito sul mio percorso successivo: mi sono così iscritta e laureata in Scienze Forestali all'Università per lo Sviluppo Sostenibile di Eberswalde, tra i boschi del Brandenburgo. Una volta terminati gli studi, una forte nostalgia di casa mi ha spinto a tornare in Toscana. Dal 2018 sono Guida Ambientale Escursionistica e lavoro nel turismo e nell'educazione ambientale.
Adesso le storie che ho imparato sono tante, e mi piacerebbe raccontarvele portandovi in giro con un binocolo!

Perché Birdstories?

Birdstories sono storie di viaggi, quelli degli uccelli, che ritornano a primavera, che passano in autunno, che si fermano, che ripartono. Sono le nostre storie.

Credo che alcuni fenomeni della natura, come quello della migrazione, altro non siano che la perfezione e la bellezza del mondo che si scopre e si realizza intorno a noi. Esiste una profonda connessione tra la nostra felicità e le birdstories, ma nella maggior parte dei casi non la notiamo. Avvicinarsi al mondo naturale, osservarlo e trascorrervi del tempo, per scoprire anche solo un piccolo particolare o un aneddoto sulle storie di chi lo abita, può cambiare la nostra percezione sugli eventi del mondo e il nostro rapporto con le altre persone e l'ambiente in cui viviamo.